Due giorni fa è nato Litterio, figlio di una delle coppie che da ormai 15 giorni presidiano la Sala Consiliare. Litterio si aggiunge idealmente alle famiglie e al comitato che rivendicano il rispetto dei diritti fondamentali dell’individuo: la casa e l’assistenza per i soggetti svantaggiati.
Litterio si aggiunge a tutti/e coloro cui NON viene riconosciuto il diritto ad un’esistenza degna, a tutti/e coloro che reclamano un’equità di trattamento e lo urlano a gran voce.
Mentre il piccolo Litterio inizia a gustare l’aria di questa città un po’ fetente, il sindaco Cammarata esce finalmente dalla “tana” ed è costretto a confrontarsi con il Comitato: ieri pomeriggio, alla fine di una solenne celebrazione in omaggio alle vittime della mafia, Cammarata ha tentato di fuggire dalla Cattedrale opportunamente presidiata da una “delegazione” del Comitato.
Il sindaco è stato così costretto ad un estemporaneo confronto non mediato dai mass media compiacenti e ha dichiarato che oggi convocherà il tavolo tecnico.
Infine, dalla Sovrintendenza arriva il definito “no” all’utilizzo della struttura di Palazzo Marchesi – di proprietà dei Gesuiti – che era stata proposta come soluzione transitoria per ospitare le 18 famiglie in emergenza.
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1 commento:
Cari amici,
il problema dell'assenza del sindaco di Palermo rispecchia l'assenza delle istituzioni ad ogni livello...
La nascita di Litterio coincide con la nascita di Giorgio la cui mamma e papà sono entrambi disoccupati, studenti e giovani... il benvenuto in questa società dato a Litterio è lo stesso benvenuto dato a Mohammed, neonato marocchino i cui genitori non riescono ad ottenere il permesso di soggiorno, e con la nascita di Litterio coincide sopprattutto un periodo storico in cui la Nostra città è completamente in mano a dinamiche mafiose e clientelari... siamo tutti legati, intrappolati da una rete attraverso la quale fuoriuscire diventa complesso ed impossibile se non dietro un fronte unito di cittadini che vogliono non tanto garantirsi il proprio futuro ma lottare al fine di offrirne uno migliore a Litterio, Giorgio, Mohammed e ai nostri figli
Reda Berradi
reda.mediatore@gmail.com
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