Due giorni fa è nato Litterio, figlio di una delle coppie che da ormai 15 giorni presidiano la Sala Consiliare. Litterio si aggiunge idealmente alle famiglie e al comitato che rivendicano il rispetto dei diritti fondamentali dell’individuo: la casa e l’assistenza per i soggetti svantaggiati.
Litterio si aggiunge a tutti/e coloro cui NON viene riconosciuto il diritto ad un’esistenza degna, a tutti/e coloro che reclamano un’equità di trattamento e lo urlano a gran voce.
Mentre il piccolo Litterio inizia a gustare l’aria di questa città un po’ fetente, il sindaco Cammarata esce finalmente dalla “tana” ed è costretto a confrontarsi con il Comitato: ieri pomeriggio, alla fine di una solenne celebrazione in omaggio alle vittime della mafia, Cammarata ha tentato di fuggire dalla Cattedrale opportunamente presidiata da una “delegazione” del Comitato.
Il sindaco è stato così costretto ad un estemporaneo confronto non mediato dai mass media compiacenti e ha dichiarato che oggi convocherà il tavolo tecnico.
Infine, dalla Sovrintendenza arriva il definito “no” all’utilizzo della struttura di Palazzo Marchesi – di proprietà dei Gesuiti – che era stata proposta come soluzione transitoria per ospitare le 18 famiglie in emergenza.
martedì 6 novembre 2007
martedì 30 ottobre 2007
GIOVEDI’ 1 NOVEMBRE h. 16:30 PIAZZA PRETORIA MANIFESTAZIONE CITTADINA PER I DIRITTI SOCIALI
EMERGENZA SOCIALE A PALERMO
GIOVEDI’ 1 NOVEMBRE h. 16:30 PIAZZA PRETORIA MANIFESTAZIONE CITTADINA PER I DIRITTI SOCIALI
Da ormai dieci giorni, nel silenzioso abbandono di tutte le istituzioni cittadine 53 persone presidiano il consiglio comunale, rivendicando il diritto ad una casa e ad una vita dignitosa.
Quella di questi giorni descritta come un’emergenza è in realtà la situazione quotidiana in cui marcisce questa città.
E’ sotto gli occhi di tutti lo stato di abbandono fisico e sociale che caratterizza Palermo ed è evidente che gli unici progetti politici di chi amministra questa città sono quelli della speculazione economica per pochi e del mantenimento di una situazione di ricattabilità per molti.
All’interno del comune si sono catalizzate diverse questioni irrisolte di questa città.
Al comitato 12 Luglio, che da anni è impegnato nella lotta per il diritto alla casa, si sono aggiunte 18 famiglie, sfrattate senza alcun preavviso dalle locande in cui risiedevano, che chiedono una sistemazione dignitosa e definitiva e non provvisoria, ed infine le famiglie cui è stato riconosciuto il diritto all’assistenza continuativa (1700 famiglie aventi diritto in totale), che rischiano di diventare i futuri senza casa perché da dieci mesi non ricevono il contributo di assistenza.
A questa situazione già di per se grave si è aggiunto, pochi giorni fa, il crollo di una palazzina al Capo con la morte di un ragazzo di 28 anni e 25 famiglie trovatesi di colpo in mezzo alla strada, senza alcuna proposta da parte dell’amministrazione.
Le richieste avanzate da chi occupa in questi giorni il comune e da chi si trova in situazioni di emergenza vengono presentate come irrealizzabili ma sappiamo che non è così: questa città è piena di edifici, utilizzabili a scopo abitativo che vengono invece usati come merce di scambio affaristico; centinaia di migliaia di euro vengono impiegati senza un’effettiva considerazione delle priorità e delle necessità dei suoi cittadini.
Questa città ha bisogno di risposte e soluzioni concrete e risolutive.
Continueremo a resistere fino a quando non otterremo ciò che ci spetta!
GIOVEDI’ 1 NOVEMBRE h. 16:30 PIAZZA PRETORIA MANIFESTAZIONE CITTADINA PER I DIRITTI SOCIALI
Comitato per la giustizia sociale
CROLLA UNA PALAZZINA: COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO
Ieri mattina, nel quartiere popolare del Capo, è crollata una palazzina. Un ragazzo di 28 anni è morto. Dieci famiglie, residenti nella palazzina crollata e in quella limitrofa sono state sgomberate e alcune di loro hanno trovato alloggio in una palazzina nelle vicinanze di proprietà dell'ACLI che hanno accettato l'occupazione.
Si riporta di seguito il comunicato stampa stilato dal Comitato.
CROLLANO I PALAZZI DI PALERMO, MA NON QUELLI DEL POTERE
Il comitato cittadino per la giusizia sociale, in assemblea permanente a Palazzo delle Aquile ormai da 8 giorni, vuole esprimere un sincero sentimento di cordoglio alla famiglia Troia.
Siamo vicini al loro dolore considerato che anche tra le famiglie oggi "senza casa" diversi hanno abitato in aloggi fatiscenti, rischiando la propria vita qotidianamente.
La morte annunciata di Antonino è la conferma del disinteresse dell'amministrazione: mentre la città crolla sotto il peso di vecchie e nuove tragedie umane, nei palazzi del potere arrivano solo gli echi dei disperati mentre si apparecchia l'ennesimo banchetto sulla pelle dei bisognosi.
Palermo, 29 Ottobre 2007
Si riporta di seguito il comunicato stampa stilato dal Comitato.
CROLLANO I PALAZZI DI PALERMO, MA NON QUELLI DEL POTERE
Il comitato cittadino per la giusizia sociale, in assemblea permanente a Palazzo delle Aquile ormai da 8 giorni, vuole esprimere un sincero sentimento di cordoglio alla famiglia Troia.
Siamo vicini al loro dolore considerato che anche tra le famiglie oggi "senza casa" diversi hanno abitato in aloggi fatiscenti, rischiando la propria vita qotidianamente.
La morte annunciata di Antonino è la conferma del disinteresse dell'amministrazione: mentre la città crolla sotto il peso di vecchie e nuove tragedie umane, nei palazzi del potere arrivano solo gli echi dei disperati mentre si apparecchia l'ennesimo banchetto sulla pelle dei bisognosi.
Palermo, 29 Ottobre 2007
lunedì 29 ottobre 2007
LETTERA DI SOLIDARIETA' DI ALEX ZANOTELLI
E' da parecchi anni che seguo le vicende dei senza tetto di Palermo.
Ho celebrato la messa con loro quando lo scorso anno hanno occupato la Cattedrale di Palermo. Ora sento che dimorano nel Municipio di Palazzo delle Aquile e da giorni vi stanno resistendo con i loro bambini.
Vorrei esprimere tutta la mia solidarietà umana e cristiana alla loro azione. Hanno fatto bene a riunirsi nel Municipio: è un'azione non violenta molto forte da parte dei senza tetto.
Quello che mi fa male è la sordità quasi totale degli Amministratori. All'urlo dei senza tetto c'è un silenzio assordante delle autorità che mi ferisce come prete e missionario.
Quand'è che i politici metteranno al primo posto i poveri?
Quand'è che la finiranno di sposare i vari comitati d'affari?
Mi auguro che questa assemblea permanente organizzata insieme ai Comitati che lottano per la giustizia ed i diritti porti presto ad una soluzione per i senza tetto di Palermo.
Padre Alex Zanotelli
Ho celebrato la messa con loro quando lo scorso anno hanno occupato la Cattedrale di Palermo. Ora sento che dimorano nel Municipio di Palazzo delle Aquile e da giorni vi stanno resistendo con i loro bambini.
Vorrei esprimere tutta la mia solidarietà umana e cristiana alla loro azione. Hanno fatto bene a riunirsi nel Municipio: è un'azione non violenta molto forte da parte dei senza tetto.
Quello che mi fa male è la sordità quasi totale degli Amministratori. All'urlo dei senza tetto c'è un silenzio assordante delle autorità che mi ferisce come prete e missionario.
Quand'è che i politici metteranno al primo posto i poveri?
Quand'è che la finiranno di sposare i vari comitati d'affari?
Mi auguro che questa assemblea permanente organizzata insieme ai Comitati che lottano per la giustizia ed i diritti porti presto ad una soluzione per i senza tetto di Palermo.
Padre Alex Zanotelli
COMUNICATO STAMPA A.S.I.A. - RdB
Le righe che seguono rappresentano la nostra attenzione nei confronti della situazione palermitana ed esprimono la nostra solidarietà completa, nonché la nostra preoccupazione per il fatto che sempre più famiglie siano costrette ad atti clamorosi per sottolineare una situazione che dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti.
Nell’inviarvi la nostra massima solidarietà vogliamo esprimere la nostra indignazione di fronte all’insipienza del governo Prodi, incapace di delineare una prospettiva credibile alle politiche abitative nazionali. Sono milioni oramai le persone che soffrono un enorme disagio, ma questo a nulla vale visto il deludente e scialbo provvedimento partorito dall’ultimo consiglio dei ministri. Non si capisce bene se è un decreto o un disegno di legge, nel frattempo la salvaguardia delle famiglie sotto sfratto dovrà essere garantita dal buon cuore dei prefetti.
L’iniziativa che avete preso ci sembra molto importante, perché alla vigilia del nuovo tavolo di concertazione sulle politiche abitative previsto il 7 novembre a Roma, solo forti sollecitazioni popolari possono modificare la inquietante piega che ha preso il dibattito istituzionale (compresi i sindacati confederali) in tema di emergenza abitativa.
Proponiamo al movimento di lotta per il diritto all’abitare di assumere la data del 7 novembre come appuntamento per una mobilitazione che mantenga ferme le richieste presentate con forza in occasione del primo tavolo.
Riteniamo inoltre utile riprendere un filo di relazioni nazionali con l’obiettivo di approfondire le riflessioni già esistenti in ogni singola realtà locale.
Roma, 26 ottobre 2007 per l’A.S.I.A. - RdB Angelo Fascetti
Nell’inviarvi la nostra massima solidarietà vogliamo esprimere la nostra indignazione di fronte all’insipienza del governo Prodi, incapace di delineare una prospettiva credibile alle politiche abitative nazionali. Sono milioni oramai le persone che soffrono un enorme disagio, ma questo a nulla vale visto il deludente e scialbo provvedimento partorito dall’ultimo consiglio dei ministri. Non si capisce bene se è un decreto o un disegno di legge, nel frattempo la salvaguardia delle famiglie sotto sfratto dovrà essere garantita dal buon cuore dei prefetti.
L’iniziativa che avete preso ci sembra molto importante, perché alla vigilia del nuovo tavolo di concertazione sulle politiche abitative previsto il 7 novembre a Roma, solo forti sollecitazioni popolari possono modificare la inquietante piega che ha preso il dibattito istituzionale (compresi i sindacati confederali) in tema di emergenza abitativa.
Proponiamo al movimento di lotta per il diritto all’abitare di assumere la data del 7 novembre come appuntamento per una mobilitazione che mantenga ferme le richieste presentate con forza in occasione del primo tavolo.
Riteniamo inoltre utile riprendere un filo di relazioni nazionali con l’obiettivo di approfondire le riflessioni già esistenti in ogni singola realtà locale.
Roma, 26 ottobre 2007 per l’A.S.I.A. - RdB Angelo Fascetti
domenica 28 ottobre 2007
COMUNICATO STAMPA P.D.C.I.
COMUNISTI ITALIANI
Ufficio stampa
La Federazione di Palermo del Pdci dà il suo pieno sostegno alla lotta delle famiglie dei senza casa che da 5 giorni occupano Sala delle Lapidi ed esprime solidarietà ai Consiglieri comunali del gruppo Altra Palermo.
Lo ha detto Salvatore Petrucci, segretario provinciale dei Comunisti Italiani, aggiungendo che i consiglieri di Altra Palermo sono stati “gli unici a dare visibilità ad una così grave emergenza e, a causa di ciò, sono stati duramente attaccati nella conferenza dei capigruppo”.
“Altri - ha proseguito - strumentalizzano la protesta per fini di visibilità, anziché opporsi efficacemente all’Amministrazione Cammarata e alla maggioranza. Ma questa è una posizione irresponsabile nei confronti del crescente disagio sociale della città”.
Secondo Petrucci, “il Sindaco, ora che e' esplosa anche l’emergenza sanitaria, ha il dovere di trovare al più presto una soluzione che non sia di comodo, come l’ex pensionato dei Gesuiti, ma che invece garantisca alle famiglie un’abitazione dignitosa per potere condurre la propria vita con normalità”.
Polemico, Petrucci, con il Partito Democratico: “Le dichiarazioni trionfalistiche del capogruppo del PD, Alessandra Siragusa - afferma -, costituiscono una stonatura e mettono in evidenza ciò che era chiaro da tempo: il Partito Democratico, pur se fondato da una parte politica che si proclama ancora di sinistra, è del tutto privo di categorie interpretative dei fenomeni e dei bisogni sociali, di capacità di opzioni politiche che furono e sono proprie della sinistra. Le offerte fin qui avanzate e caldeggiate dal Partito Democratico sono inaccettabili. La proposta del PdCI di assegnare gli immobili confiscati alla mafia o già nella disponibilità del Comune, non ha trovato eco da parte del PD e della Rete dei Valori, che sono forze di opposizione e che invece sembrano prediligere una sorta di carità pubblica, anziché la concreta attuazione dei diritti fondamentali, tra i quali quello alla abitazione”.
Per il segretario del Pdci palermitano, “il PD, sedicente novità politica, si è ben presto addentrato in pratiche edulcorative, che tendono a stemperare la reale gravità dei problemi. Ma quel mondo che il partito democratico vede, che sa tanto di artificiale, di cultura del falso, di berlusconismo, è sempre più lontano dalla realtà: una realtà di degrado, di miseria, di privazioni, di disperazioni sempre crescenti. Non è certo con il buonismo, pratica politica la cui linea di confine con il centrodestra è sempre più labile, che possono risolversi i gravi e sempre crescenti problemi della comunità”.
Palermo, 26 ottobre 2007
Ufficio stampa
La Federazione di Palermo del Pdci dà il suo pieno sostegno alla lotta delle famiglie dei senza casa che da 5 giorni occupano Sala delle Lapidi ed esprime solidarietà ai Consiglieri comunali del gruppo Altra Palermo.
Lo ha detto Salvatore Petrucci, segretario provinciale dei Comunisti Italiani, aggiungendo che i consiglieri di Altra Palermo sono stati “gli unici a dare visibilità ad una così grave emergenza e, a causa di ciò, sono stati duramente attaccati nella conferenza dei capigruppo”.
“Altri - ha proseguito - strumentalizzano la protesta per fini di visibilità, anziché opporsi efficacemente all’Amministrazione Cammarata e alla maggioranza. Ma questa è una posizione irresponsabile nei confronti del crescente disagio sociale della città”.
Secondo Petrucci, “il Sindaco, ora che e' esplosa anche l’emergenza sanitaria, ha il dovere di trovare al più presto una soluzione che non sia di comodo, come l’ex pensionato dei Gesuiti, ma che invece garantisca alle famiglie un’abitazione dignitosa per potere condurre la propria vita con normalità”.
Polemico, Petrucci, con il Partito Democratico: “Le dichiarazioni trionfalistiche del capogruppo del PD, Alessandra Siragusa - afferma -, costituiscono una stonatura e mettono in evidenza ciò che era chiaro da tempo: il Partito Democratico, pur se fondato da una parte politica che si proclama ancora di sinistra, è del tutto privo di categorie interpretative dei fenomeni e dei bisogni sociali, di capacità di opzioni politiche che furono e sono proprie della sinistra. Le offerte fin qui avanzate e caldeggiate dal Partito Democratico sono inaccettabili. La proposta del PdCI di assegnare gli immobili confiscati alla mafia o già nella disponibilità del Comune, non ha trovato eco da parte del PD e della Rete dei Valori, che sono forze di opposizione e che invece sembrano prediligere una sorta di carità pubblica, anziché la concreta attuazione dei diritti fondamentali, tra i quali quello alla abitazione”.
Per il segretario del Pdci palermitano, “il PD, sedicente novità politica, si è ben presto addentrato in pratiche edulcorative, che tendono a stemperare la reale gravità dei problemi. Ma quel mondo che il partito democratico vede, che sa tanto di artificiale, di cultura del falso, di berlusconismo, è sempre più lontano dalla realtà: una realtà di degrado, di miseria, di privazioni, di disperazioni sempre crescenti. Non è certo con il buonismo, pratica politica la cui linea di confine con il centrodestra è sempre più labile, che possono risolversi i gravi e sempre crescenti problemi della comunità”.
Palermo, 26 ottobre 2007
COMUNICATO STAMPA P.R.C.
Dichiarazione dell’europarlamentare Giusto Catania, segretario provinciale di Rifondazione Comunista
PALERMO – “Gli esponenti del Partito Democratico sbagliano nel condannare la lotta dei senza casa di Palermo. Evidentemente, il PD ha già cancellato dal suo DNA i bisogni degli ultimi, scegliendo la strada della cogestione con l’amministrazione Cammarata”. Lo afferma Giusto Catania, segretario provinciale di Rifondazione Comunista.
“La protesta per l’emergenza casa - aggiunge l’europarlamentare - è corretta nel merito e nelle forme: la pratica dell’occupazione di Palazzo delle Aquile è legittima, democratica e rappresenta l’unico modo per portare all’attenzione dell’opinione pubblica il disagio abitativo e sociale nella nostra città”.
“Rifondazione Comunista - conclude Catania - esprime solidarietà e sostegno all’azione del gruppo consiliare ‘Altra Palermo’ che, dimostrando sensibilità e coraggio, è stato, in questi giorni, punto di riferimento per le famiglie che occupano Sala delle Lapidi. E’ imbarazzante, invece, il silenzio del sindaco Cammarata ed increscioso l’atteggiamento del PD che, alleandosi con la destra, criminalizza la protesta scagliandosi contro i quattro consiglieri di ‘Altra Palermo’ che hanno avanzato valide proposte per la soluzione del problema”.
Palermo, 27 ottobre 2007 L’addetta stampa
PALERMO – “Gli esponenti del Partito Democratico sbagliano nel condannare la lotta dei senza casa di Palermo. Evidentemente, il PD ha già cancellato dal suo DNA i bisogni degli ultimi, scegliendo la strada della cogestione con l’amministrazione Cammarata”. Lo afferma Giusto Catania, segretario provinciale di Rifondazione Comunista.
“La protesta per l’emergenza casa - aggiunge l’europarlamentare - è corretta nel merito e nelle forme: la pratica dell’occupazione di Palazzo delle Aquile è legittima, democratica e rappresenta l’unico modo per portare all’attenzione dell’opinione pubblica il disagio abitativo e sociale nella nostra città”.
“Rifondazione Comunista - conclude Catania - esprime solidarietà e sostegno all’azione del gruppo consiliare ‘Altra Palermo’ che, dimostrando sensibilità e coraggio, è stato, in questi giorni, punto di riferimento per le famiglie che occupano Sala delle Lapidi. E’ imbarazzante, invece, il silenzio del sindaco Cammarata ed increscioso l’atteggiamento del PD che, alleandosi con la destra, criminalizza la protesta scagliandosi contro i quattro consiglieri di ‘Altra Palermo’ che hanno avanzato valide proposte per la soluzione del problema”.
Palermo, 27 ottobre 2007 L’addetta stampa
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